TASI: comunicazione del Sindaco

     Concittadini,

nei prossimi giorni il Consiglio Comunale discuterà l’introduzione e le modalità della TASI.

            Non è una notizia nuova che il Comune di Campobello di Licata sia fortemente e cronicamente indebitato. Abbiamo denunciato, fin dall’inizio della nostra Amministrazione, la situazione che avevamo trovato, ma il concludersi di vicende nate molti anni addietro ha vanificato in gran parte il lavoro svolto finora. Non vogliamo in alcun modo polemizzare con il passato, vogliamo solo affrontare tale vicenda, che riguarda TUTTI i campobellesi e non solo la politica, con senso di responsabilità e serietà. Lavarcene le mani non risolverebbe i problemi e condannerebbe Campobello al dissesto finanziario.

E’ giusto che i Campobellesi sappiano cosa ha determinato lo stato di crisi attuale:

-        oltre € 7.000.000 dovuti alla Dedalo Ambiente per vicende legate al periodo 2005 - 2009;

-        oltre € 1.000.000 dovuti a contenziosi ed incarichi legali attribuiti tra il 1998 ed il 2010;

-        € 500.000 dovuti alle cooperative che si occupano di ricovero dei minori stranieri non accompagnati;

-        riduzione dei trasferimenti dello Stato al Comune di Campobello di Licata. Solo negli ultimi 4 anni le somme destinate al nostro Comune sono state ridotte di € 2.500.000. Nel 2010 Campobello riceveva € 3.000.000, nel 2014 ne riceverà, complessivamente, meno di € 500.000;

-        taglio di € 1.500.000 dai trasferimenti regionali sui prossimi tre anni.

            L’unico modo per evitare il dissesto finanziario del comune è quello di presentare un piano di “riequilibrio finanziario” che venga approvato dalla Corte dei Conti, rateizzando il debito in 10 anni e limitando  al minimo le conseguenze sulla popolazione oltre alla possibilità di alcuni trasferimenti aggiuntivi.

            Ma tale opportunità ha comunque un prezzo. Affinché il piano di riequilibrio venga approvato dagli organi competenti è necessario che l’aliquota della TASI sia determinata al 2,5 e l’aliquota IMU resti quella attuale del 10,6.

            Ogni altra soluzione pregiudicherebbe irrimediabilmente la possibilità del riequilibrio condannandoci alle conseguenze del dissesto finanziario.

                                                                                                                                  Il Sindaco

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